La mia parola scritta
è sola, ostinata e ferma.
Non cede il passo.
Non cambia veste.
Non s’imbelletta.
Non s’illanguidisce.
Non si svilisce.
La mia parola scritta
è sola, ostinata e ferma.
Mi chiede troppo,
come lei mi lascia solo,
per questo scrivo poco,
quasi non voglio.
Ma quando vince,
e scrivo, ne accetto il peso
come cosa che devo.
Perché muore lo scorpione
ben sapendo
che della rana, lui
deve essere l’uccisore.
Nicola De Dominicis
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